LA (PRESUNTA) LESIVITA’ DEL COLLARE A SCORRIMENTO

LA (PRESUNTA) LESIVITA’ DEL COLLARE A SCORRIMENTO

Aprile 8, 2019 1 Di Camilla Rafanelli

Sono fermamente convinta che ogni istruttore (come ogni proprietario) abbia il sacrosanto diritto di utilizzare lo strumento che preferisce, sempre che questo utilizzo sia accompagnato dal buon senso e da un’onestà intellettuale che dovrebbe essere caratteristica indispensabile nello svolgimento di qualsiasi professione.

Ciò premesso, come io, che sposo il metodo classico, non mi permetto di offendere chi predilige la pettorina e tutto il corredo di tecniche annesse, mi aspetto lo stesso rispetto e la stessa educazione verso il collare a scorrimento e chi lo utilizza.


Purtroppo …

Questa reciprocità viene a mancare nella quasi totalità delle volte dagli esponenti del metodo gentile, siano essi istruttori o semplici proprietari. Per questo motivo, per tutte le diffamazioni che io e i miei colleghi (e i nostri clienti) ci troviamo a dover subire quotidianamente, nasce questo articolo. Perché siamo stanchi di sentire che il collare causa la paralisi del nervo facciale, il collasso della trachea e un numero indefinito di altre patologie legate alla colonna vertebrale e ai nervi oculari.

Per affermare la lesività di uno strumento occorrono delle prove e queste prove deve darle la scienza, non l’opinione del singolo, a maggior ragione se non fornito di sufficienti competenze professionali.

In letteratura scientifica è citato un solo caso di danni derivati dall’uso del collare, frutto della totale incapacità da parte del proprietario. È un caso in cui il proprietario presumibilmente ha tenuto il cane sollevato da terra per minuti interi (praticamente un’impiccagione). Si capisce bene come, con questa premessa, il cane in esame avrebbe subito danni anche con un collare normale o una pettorina.

Studi non scientifici

A questo proposito, il mio Maestro Giuseppe D’Urbino e la sua compagna, la Dott.ssa Francesca Pastorelli (medico fisiatra), hanno effettuato una ricerca facendo attenzione a tradurre correttamente tutti i testi che vengono presi come studi e testimonianze da quei gruppi che divulgano costantemente affermazioni sulla lesività del collare a scorrimento, per constatare una volta per tutte (unendo le competenze etologiche di lui con quelle mediche e scientifiche di lei) se effettivamente esistesse uno studio che dimostrasse in modo inopinabile che questo strumento provochi davvero delle lesioni.


Hanno quindi preso in esame tutte le pubblicazioni a disposizione e le hanno revisionate. Le conclusioni del loro lavoro sono inequivocabili: ogni pubblicazione analizzata NON E’ UNO STUDIO SCIENTIFICO, perché mancano i criteri per definirlo tale e comunque in nessuna di queste pubblicazioni, tranne per il caso sopra citato, viene mai menzionato lo strumento “collare a scorrimento”.

Lo studio della Dott.sa Pastorelli e dell’Addestratore D’Urbino potete scaricarlo qui.

Non starò a dilungarmi oltre in spiegazioni, perché non sono un medico veterinario, non ho competenze scientifiche e non mi arrogo il diritto di parlare di qualcosa per cui non ho studiato a sufficienza, vi invito a leggerlo per capire meglio.

Da sottolineare

Quello che mi preme sottolineare, è come il terrorismo psicologico messo in atto nei confronti di questo strumento sia solo frutto di un’ideologia e non della scienza. Non possiamo dare per vero ciò che proviene dall’ideologia, altrimenti potrei tranquillamente affermare, per esempio, che la terra è piatta.


E a quelli che mi dicono che abbiamo semplicemente diverse opinioni su questo strumento, rispondo che non è una questione di opinioni, è una questione di cosa si può scientificamente dimostrare e cosa no. Se un’opinione non è supportata dalla scienza, non è un’opinione fondata, è un’ideologia. Quindi prima di affermare qualcosa con convinzione, di offendere e diffamare, bisognerebbe assicurarsi di avere almeno la scienza dalla nostra parte, e la scienza non può certamente essere di parte, e non ha nulla a che vedere con quei trafiletti scritti ad hoc da chi, per interessi commerciali, produce e vende pettorine, al quale utilizzo, molto spesso, vanno associate terapie farmacologiche con uso di psicofarmaci.

Conclusioni

Potrei scrivere altri innumerevoli articoli sui vantaggi dell’utilizzo di questo strumento (e magari  lo farò), potrei pubblicare foto e video che evidenzino come neanche lo stato psicologico venga compromesso dal collare (sempre se usato con cognizione di causa ovviamente) ma la realtà è molto più semplice e concisa: NON ESISTE UNO STUDIO SCIENTIFICO CHE PROVI CHE IL COLLARE A SCORRIMENTO (/salvapelo/di sicurezza/a strozzo/a strangolo) CAUSI DANNI AL CANE. Punto.

E non lo dico io, perché lo uso e devo quindi difenderlo, lo dice la scienza.

Diffidate sempre da chi cerca di inculcarvi in mente un qualcosa che viene dalla sua personale ideologia ma che non ha fondamenta scientifiche, specialmente quando dovete prendere decisioni per qualcun altro che non può esprimersi, come il vostro cane. Per concludere, mi piace ricordare a tutti che il cane ci accompagna nel nostro cammino evolutivo da milioni di anni, come aiutante e come amico, da sempre condotto dall’uomo  attraverso un collare.. e non si è estinto.