La storia di Napo

La storia di Napo

Febbraio 18, 2019 0 Di Nicola Cibelli

Ci scrive Valerio per raccontarci la sua storia, una storia che ribadisce ancora una volta come il Pitbull non sia un criminale di natura, ma che spesso il vero criminale è l’uomo che sta al suo fianco.

Ciao ragazzi, seguo da qualche mese la pagina pitbullisnotacrime perché condivido a pieno la vostra campagna di sensibilizzazione verso un problema che è sempre più attuale e di grande dimensione. Sono qui a scriverti la nostra storia (mia è del mio pit) perché penso possa essere utile alla causa.

Il messaggio che voglio trasmettere è quanto questa razza sia fantastica se ben gestita, conosciuta e che la riabilitazione di soggetti con un passato sfortunato è possibile.

Il passato di Napo

Iniziamo da qui….. Buona lettura

Dopo l’artico che potete leggere sopra, Napo (il pit in questione) è stato sequestrato a questi cagnari senza scrupoli ed è arrivato nel rifugio dove faccio volontariato, inizialmente faceva abbastanza impressione vedere questo torello,  pieno di cicatrici in volto venirti in contro; ben presto però si è rivelato molto affabile e ben disposto al rapporto con le persone, ma in tutto il resto, condotta al guinzaglio, possessività e istinto predatorio, era un vero e proprio disastro, una vera e propria mina vagante. A causa di queste sue lacune Napo ha  trascorso 3 anni della sua vita in un box. 

A dicembre 2018 ho deciso di adottarlo come mio primo pit; volevo per lui un riscatto e poter dimostrare a me stesso che tutti i cani, nonostante i trascorsi difficili, maltrattamenti e chi più ne ha più ne metta, possono con il dovuto lavoro tornare al loro splendore e vivere una vita degna. 

I risultati

I risultati sono stati straordinari, grazie ad un buon centro cinofilo, a un lavoro costante e a Napo che si è dimostrato molto collaborativo in soli 5 mesi abbiamo conseguito il PCR csen.

Grazie al continuo lavoro di coppia il rapporto conduttore cane continua a rafforzarsi ogni giorno di più permettendoci di dilettarci in svariate attività e raggiungere nuovi obbiettivi.

La soddisfazione di passare da “cane pericoloso per la società ” a ” cane certificato per vivere nella società ” ha confermato il mio pensiero; e esaltato le caratteristiche del Pit che ancora una volta si conferma un cane versatile che anche se con un brutto trascorso è capace di rifarsi, imparare e trovare un nuovo equilibrio.

Conclusioni

Tutto ciò è costato fatica e impegno e forse non tutti sono in grado o hanno voglia di farlo, ma ridare vita e dignità a chi non per colpa sua finisce dietro le sbarre a volte per anni, a volte per tutta la vita, non ha prezzo.

Questo è tutto, spero di non averti fatto perdere del tempo e di poter essere utile alla causa, in caso contrario non succede nulla, avrò solo Scitto una mail e via…..

Vi faccio ancora i complimenti per Pitbull is not a crime e continuate così. 

Valerio

Se anche tu vuoi raccontarci la tua storia, scrivi all’indirizzo lamiastoriadipit@pitbullisnotacrime.it (300 parole min. e una bella foto)