Giacomo e Kamani storia di un incontro

Giacomo e Kamani storia di un incontro

Gennaio 14, 2019 1 Di Nicola Cibelli

L’incontro

Mi chiamo Giacomo e sono cresciuto in un quartiere alla periferia di Bologna dove il pit è sempre stato uno status symbol.

Nei primi anni 2000 ero l’ unico 20enne a non averne uno e a non aver intenzione di adottare o comprare un terrier.

Avevo la mia lupetta ed ero contento così, restio anche ad avvicinarmi ad alcuni dei Pit in zona. Spesso si trattava di cani aggressivi in quanto in mano ad incapaci; che avevano scelto questa razza per il mito che si porta tristemente dietro e lo avevano cresciuto come un’ arma da recupero crediti.

Un giorno decido che mi farebbe bene fare del volontariato e scelgo ovviamente il canile comunale, dove tra tutti i cani conosco un mix amstaff-dogo e me ne innamoro subito.

Ha un’ estetica da duro, ma i suoi occhi tradiscono il suo vero essere: è il cane più dolce ma al tempo stesso sicuro che abbia mai conosciuto!

Viene da una storia di abusi e violenza, ma ha tanta voglia di coccole e di stare in mezzo a umani e suoi simili.

La vita insieme

Inutile dirvi che questi sei anni passati assieme mi hanno dato tantissimo e Kamani con la sua calma e sicurezza mi ha fatto rivedere alcuni aspetti della mia vita, soprattutto nei rapporti con il prossimo.

Oltre ad aver fatto innamorare tutti coloro che hanno avuto a che fare con lui…parenti, amici e la mia ragazza che lo ha amato alla follia!

Per ogni padrone il suo cane sarà sempre speciale, è giusto così, ma io posso dire di aver condiviso sei anni stupendi; Kamani mi ha fatto entrare a piedi pari in un mondo che non conoscevo e che non abbandonerò mai più!


Ho avuto un po’ di difficoltà a scrivere queste righe e ho dovuto interrompermi per le lacrime che non smettono di scendermi; Kamani, infatti, se ne è andato due mesi fa.

Ma non sarà mai dimenticato!

Ciao amico mio, mi manchi ogni giorno

Giacomo

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